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Storie Libro I, 58
1 τὸ δὲ Ἑλληνικὸν γλώσσῃ μὲν ἐπείτε ἐγένετο αἰεί κοτε τῇ αὐτῇ διαχρᾶται, ὡς ἐμοὶ καταφαίνεται εἶναι· ἀποσχισθὲν μέντοι ἀπὸ τοῦ Πελασγικοῦ ἐόν ἀσθενές, ἀπό σμικροῦ τεο τὴν ἀρχὴν ὁρμώμενον αὔξηται ἐς πλῆθος τῶν ἐθνέων, Πελασγῶν μάλιστα προσκεχωρηκότων αὐτῷ καὶ ἄλλων ἐθνέων βαρβάρων συχνῶν. πρόσθε δὲ ὦν ἔμοιγε δοκέει οὐδὲ τὸ Πελασγικὸν ἔθνος, ἐὸν βάρβαρον, οὐδαμὰ μεγάλως αὐξηθῆναι.
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A me risulta che il gruppo degli Elleni fin dalla sua origine abbia sempre parlato la stessa lingua: staccatisi dai Pelasgi, erano deboli e poco numerosi, ma poi, estendendo il proprio dominio, crebbero fino all'attuale moltitudine di popolazioni, grazie ai continui apporti di Pelasgi, soprattutto, e di altre etnie barbare. Al confronto mi pare senz'altro che nessun popolo pelasgico, restando barbaro, abbia mai compiuto progressi considerevoli.
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